mercoledì 25 marzo 2015

Dall’antica erba 'scacciadiavoli' una protezione contro il diabete



Secondo un gruppo di ricercatori dell'Università di Pisa, le sostanze vegetali contenute nell'estratto di Hypericum perforatum - pianta erbacea molto diffusa nel bacino mediterraneo, ma presente anche in altre zone climatiche - sono capaci di proteggere le cellule
pancreatiche produttrici d'insulina dai gravi danni infiammatori che conducono poi allo sviluppo del diabete giovanile. 

Lo studio intitolato "St. John's wort extract and hyperforin protect rat and human pancreatic islets against cytokine toxicity" è stato  pubblicato sulla rivista internazionale Acta Diabetologica.

L'Hypericum perforatum, detto popolarmente erba di San Giovanni (St. John's wort), è una pianta dai caratteristici fiori gialli e dalle foglioline allungate che sembrano bucherellate se esaminate controluce. Questa erba, a cui venivano attribuite generiche proprietà lenitive, era tradizionalmente colta per adornare l'immagine protettiva di S. Giovanni Battista, tanto che nella tradizione è conosciuta anche come "erba scacciadiavoli".

L'obiettivo della ricerca condotta a Pisa nel laboratorio diretto da Pellegrino Masiello consiste nell'individuare e caratterizzare sostanze di origine vegetale, somministrabili per via orale e prive di effetti collaterali, che siano in grado di preservare la funzione e l'integrità delle cellule beta altrimenti destinate a essere distrutte da una reazione autoimmunitaria finora considerata inarrestabile.

 La rilevanza di tale progetto di ricerca è sottolineata dal fatto che esso ha ottenuto un finanziamento congiunto dalla Fondazione Telethon italiana e dalla "Juvenile Diabetes Research Foundation" americana.

"Il vantaggio di un impiego futuro dell'estratto di iperico come agente anti-diabetico deriva anche dal fatto che esso è stato ed è tuttora largamente utilizzato nel trattamento di pazienti affetti da sindrome depressiva, risultando ben tollerato e privo di effetti collaterali – aggiunge Masiello.

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